Le modalità per andare in pensione nel 2022
11 Marzo 2022 / Novità
Negli ultimi anni si sono susseguite numerose modifiche legislative che hanno trasformato il sistema pensionistico, attraverso l’introduzione di nuovi istituti e/o la modifica di quelli già esistenti, soprattutto per quanto riguarda i requisiti necessari per l’accesso alle tipologie di pensione.
E un piccolo “pacchetto previdenza” non poteva certo mancare nella Legge di Bilancio 2021.
Tra le novità introdotte per il 2022 troviamo:
1. Il Superamento di “Quota 100”, sostituita da “Quota 102”
Dal 1° gennaio di quest’anno per poter accedere al pensionamento anticipato non basterà più, infatti, aver raggiunto quota 100, sarà necessario aver compiuto 64 anni di età e aver maturato 38 anni di contributi per poter richiedere “Quota 102”. Questa opzione è una misura temporanea e sarà valida solo per il 2022.
2. La proroga per “Opzione donna”
Una seconda novità consiste nella proroga per un altro anno di “Opzione donna”, misura che consente di andare in pensione con 35 anni di contributi e un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome.
3. La proroga e l’allargamento della platea per “Ape sociale”
Anche nel 2022 resta poi la possibilità per i cosiddetti lavoratori “deboli” di ricorrere all’Ape sociale, provvedimento che accompagna alla pensione, grazie all’erogazione di un sussidio mensile, coloro che hanno compiuto 63 anni di età con un minimo contributivo variabile in base alla categoria. Tale opzione è stata estesa agli edili e ai lavoratori con mansioni gravose.
4. L’ampliamento dei contratti di espansione alle aziende con più di 50 dipendenti
Tra le ultime novità introdotte dalla manovra economica vi è l’ampliamento e la proroga del contratto di espansione, uno strumento di aiuto per la riorganizzazione delle imprese con almeno 50 dipendenti basato su un accordo che comprende misure quali la cassa integrazione straordinaria, l’esodo anticipato per i lavoratori che si trovano a non più di 5 anni dall’orizzonte della pensione, un piano di formazione e di riqualificazione per i lavoratori che rimangono e un piano di assunzioni per agevolare il turn-over generazionale e di competenze.
Ma quali sono le altre strade che si possono percorrere per ottenere la pensione nel 2022?
Nel caso della pensione di vecchiaia ordinaria, cui hanno diritto tutti i lavoratori al raggiungimento dell’età stabilita per legge (67 anni dal 2019 al 2022, ma che aumenterà progressivamente con l’aumento della speranza di vita), l’anzianità contributiva necessaria è di almeno 20 anni.
Possono accedere invece al trattamento di vecchiaia (cd. Contributiva) al compimento di 71 anni di età anche i lavoratori privi di anzianità assicurativa al 31 dicembre 1995, ma che abbiano maturato almeno 5 anni di contribuzione effettiva – con esclusione quindi della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo – a prescindere dall’importo della pensione.
Sono poi presenti modalità di pensionamento anticipato rispetto all’età della pensione di vecchiaia, quali ad esempio la pensione anticipata alla quale potranno accedere gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi e le donne con un anno in meno di contributi.
Infine, sono previste diverse uscite preferenziali che consentono di andare in pensione prima di aver maturato sia i requisiti per la pensione di vecchiaia sia quelli previsti per la ex pensione di anzianità. Tra queste misure troviamo, ad esempio, l’Ape sociale, l’Isopensione, Quota 102, la pensione anticipata per mansioni usuranti e per i lavoratori precoci, Opzione Donna.
Nella tabella seguente trovi riepilogate le diverse combinazioni di età e contributi necessari per chiedere la pensione:
Con queste poche righe non abbiamo la pretesa di riuscire a riassumere il complesso e variegato sistema pensionistico che abbiamo a disposizione… Speriamo tuttavia di averti dato alcuni strumenti per poterti orientare meglio verso il raggiungimento della tua pensione.
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A cura di Eliana Cremona – Responsabile Area Prestazioni