Circolare 3/2020 – Andamento gestione primo trimestre 2020 e alcune considerazioni
22 Aprile 2020 / Circolare
Sono in corso di pubblicazione le Comunicazioni Periodiche dell’anno 2019.
Come già evidenziato dalla Circolare 2/2020, il 2019 è stato un anno molto positivo dal punto di vista della gestione finanziaria.
È importante ricordare questa circostanza per comprendere l’impatto sui rendimenti finanziari di quanto accaduto nel primo trimestre 2020 e in particolare nel mese di marzo, che ha registrato il peggiore rendimento per tutti e tre i comparti, dalla nascita del fondo pensione.
La pandemia globale in atto ha fortemente influenzato il contesto economico-finanziario, rallentando tutte le economie e portando all’inizio di una recessione profonda (che fortunatamente molti ipotizzano di breve durata).
I mercati finanziari, sia quello azionario sia quello obbligazionario, hanno registrato forti perdite nella parte finale di febbraio e nella prima parte di marzo, per poi recuperare parzialmente negli ultimi giorni del mese.
Nella tabella seguente, riportiamo, appunto, i rendimenti di marzo (negativi in tutti e tre i comparti) ma vogliamo comunque confrontarli con quelli ottenuti negli ultimi 15 mesi, così da avere un quadro più completo:
Nella prima parte di aprile 2020 i mercati hanno portato un ulteriore recupero che, tuttavia, deve essere valutato con prudenza. La situazione di recessione economica ha appena iniziato a dare i primi segnali concreti e gli interventi pubblici a sostegno delle economie globali non potranno annullarne gli effetti, senza contare che non è ancora chiaro il percorso che porterà a un’effettiva normalizzazione dopo la fine dei periodi di “blocco delle attività”.
Il posizionamento del comparto Bilanciato presenta una minore rischiosità del benchmark di riferimento, in ragione della presenza dei mandati bilanciati globali a rischio assoluto che hanno consentito di proteggere maggiormente il patrimonio del fondo pensione rispetto all’andamento dei mercati finanziari di riferimento.
Tale posizionamento prudente del comparto Bilanciato caratterizzerà il fondo pensione fin quando non si manifesterà in modo chiaro la ripresa dell’economia globale e dei mercati finanziari.
Il comparto Dinamico in ragione del suo orizzonte di lungo periodo rimane maggiormente ancorato all’andamento dei mercati finanziari sottostanti, dal momento che le perdite possono essere riassorbite in modo coerente in un periodo temporale adeguato.
Quali sono le modalità opportune per affrontare tale situazione?
Preliminarmente è opportuno ricordare che chi è iscritto al comparto Garantito e richiede la prestazione pensionistica complementare è tutelato dalla garanzia di restituzione del capitale, che integra le eventuali perdite subite in questa fase.
In tutti gli altri casi, ritirare parte o tutta la posizione del fondo pensione comporta l’impossibilità di recuperare la perdita realizzata (anche se con le anticipazioni solo parzialmente). Si deve tenere inoltre presente che gli importi pagati saranno inferiori rispetto a quanto rappresentato nella Comunicazione Periodica alla fine del 2019.
È opportuno valutare se si ha la possibilità di attendere che la perdita venga almeno in parte recuperata.
Per analizzare la situazione nei prossimi mesi e gestire la propria posizione in Pegaso, si richiamano le tre considerazioni già condivise sul sito del fondo nel corso del mese di marzo.
Prima considerazione: utilizzare la strategia life cycle come bussola per orientarsi
Il life cycle (o ciclo di vita) è un meccanismo automatico che permette di avere un profilo di investimento sempre coerente con il proprio orizzonte temporale, così da prevenire i comportamenti emotivi in termini troppo ottimistici (es. rimanere nel comparto Bilanciato a pochi mesi dal pensionamento) o troppo pessimistici (es. passare al comparto Garantito quando sei a 30 anni dal pensionamento).
Penserà Pegaso, in maniera automatica, a spostare la posizione verso l’opzione più prudente man mano che ci si avvicina alla pensione, senza farsi condizionare dall’emotività, cioè dall’euforia in periodi in cui i rendimenti sono molto buoni o dal pessimismo in fasi negative dei mercati finanziari).
Questa strategia può essere scelta da tutti gli iscritti o può essere utilizzata come punto di riferimento per capire cosa fare autonomamente.
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Seconda considerazione: tenere sempre presente l’orizzonte temporale d’investimento che si ha davanti.
Detto in altri termini valutare in che comparto investire in base a quanto tempo manca prima di richiedere i soldi del fondo una volta in pensione o negli altri casi previsti.
Quando mancano tanti anni al pensionamento, anche se si verifica una perdita, si ha il tempo per recuperarla, senza dimenticare che una parte importante dei contributi ancora non è stata versata.
Quando si raggiunge il pensionamento, se si è nel comparto Garantito, anche a fronte di una perdita, si è protetti dalla garanzia di restituzione del capitale (per gli altri eventi in cui opera la garanzia visionare la Nota Informativa).
Per chi è prossimo alla pensione e si trova nel comparto Bilanciato, è opportuno ricordare che nel 2019 il rendimento è stato molto positivo e pari all’8,08%. Se si può scegliere di aspettare a richiedere la prestazione pensionistica, questo permetterebbe di superare la fase di incertezza, mentre il passaggio al comparto Garantito consoliderebbe la perdita al momento del cambio.
Le posizioni negli anni hanno conseguito guadagni in termini di rendimenti e di vantaggi che hanno reso molto conveniente la scelta del fondo pensione. Se in questa fase di volatilità si può aspettare a richiedere una prestazione o a cambiare opzione di investimento, è opportuno attendere per non realizzare una perdita (o in una prospettiva di lungo periodo una riduzione dei guadagni conseguiti).
Terza considerazione: ricordarsi che si può dividere la posizione su due comparti.
La combinazione più adatta va individuata in base al proprio orizzonte temporale.
Si può decidere di destinare tutta la posizione a un singolo comparto o di dividerla su due comparti, con percentuali multiple del 5%.
Per ridurre la rischiosità dell’investimento, è meglio procedere gradualmente e non rinunciare completamente a una fase successiva di rialzo dei mercati finanziari.
Vogliamo infine ricordare le modalità per scegliere l’opzione life cycle o cambiare l’opzione di investimento.
Andrà compilato il modulo disponibile al seguente link: Modulo variazione opzione di investimento.
Il modulo dovrà essere inviato tramite email all’indirizzo info@fondopegaso.it allegando la copia di un documento (sarà considerata valida anche una foto).
Specifichiamo che il cambio dell’opzione di investimento richiede tempo (dai 35 ai 65 giorni circa in base a quanto previsto dal Regolamento del fondo pensione) e quindi deve essere valutato con attenzione anche sotto questo profilo.
Se si modifica l’opzione di investimento si dovranno attendere 12 mesi prima di poter fare un nuovo cambio.
Per chi avesse effettuato il cambio del comparto o la richiesta di prestazione e intendesse annullarla a seguito di queste considerazioni, potrà farlo compilando il seguente modulo e inviandolo tramite email all’indirizzo info@fondopegaso.it