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Le modalità per andare in pensione nel 2023

24 Febbraio 2023 / Novità

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto alcune importanti novità riguardanti il nostro sistema pensionistico, tra le principali troviamo:

1. La “Quota 103” in sostituzione della “Quota 102”

La “Quota 102” è stata sostituita con la “Quota 103”, vediamo di seguito le novità e i requisiti:

  • Consente di accedere al pensionamento ai lavoratori con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi (il requisito dei 41 anni può essere raggiunto anche in regime di cumulo, quindi possono essere considerati anche periodi non coincidenti in gestione Inps)
  • È previsto un tetto pari a cinque volte il trattamento minimo (563,74€ nel 2023), l’importo lordo della pensione non potrà essere quindi superiore a 2.818,70€
  • È incumulabile, fino al momento dell’accesso della pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro autonomo o dipendente, pena la sospensione per l’intero anno in cui si verifica il superamento
  • Sono esclusi soggetti in isopensione o coperti da fondi esuberi, forze armate, polizia penitenziaria, vigili del fuoco e guardia di finanza

Anche per quest’anno si tratta di un’opzione temporanea valida unicamente per il 2023.

2. “Opzione donna” con nuove limitazioni

Sono state aggiunte alcune limitazioni, per potervi accedere è necessario:

  • Aver maturato 35 anni di contributi  e avere 60 anni di età entro il 2023
  • Essere “caregiver”, ovvero assistere al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con un handicap grave o un parente affine di secondo grado convivente (unicamente in mancanza di genitori o coniuge o se affetti da delle patologie invalidanti)
  • Avere un’invalidità civile certificata pari o superiore al 74%
  • Essere state licenziate o essere dipendenti di aziende in difficoltà per le quali è attivo il tavolo di crisi d’impresa

Per le lavoratrici madri il requisito dell’età scende a 59 anni con un figlio e a 58 anni con almeno due figli o licenziate o dipendenti di aziende in crisi.

Le finestre restano le stesse della precedente opzione donna: dovranno quindi passare 12 mesi tra la maturazione del diritto e la corresponsione del primo assegno per le lavoratrici dipendenti e 18 per le autonome. Il beneficio riguarda inoltre i lavoratori che abbiano svolto, anche unitamente, periodi di attività in una delle gestioni autonome Inps, sempre con la base contributiva di 35 anni ma con una riduzione dei requisiti meno favorevole.

Ma quali sono altre modalità per andare in pensione?

Rimane anche per quest’anno la possibilità di accedere anticipatamente al pensionamento tramite l’APE sociale, l’isopensione, il contratto di espansione, la pensione anticipata per chi svolge mansioni usuranti e per i lavoratori precoci.

Nelle tabelle seguenti potete trovare le varie possibilità di uscita del 2023

Pensione anticipata

PENSIONE ANTICIPATAETA’ANNI CONTRIBUTIVIFINESTRA
Sistema misto donne/41 e 10 mesi3 mesi
Sistema misto uomini/42 e 10 mesi3 mesi
Sistema contributivo6420 anniNo
Totalizzazione/41 anni21 mesi

Pensione vecchiaia

PENSIONE VECCHIAIAETA’ANNI CONTRIBUTIVIFINESTRA
Sistema misto donne6720No
Sistema misto per lavori usuranti66 e 7 mesi30No
Sistema contributivo – uscita standard6720No
Sistema contributivo senza requisito importo715No
Totalizzazione6620 anni18 mesi

Altre opzioni

ALTRE OPZIONIETA’ANNI CONTRIBUTIVIFINESTRA
Quota 103 settore privato62413 mesi
Quota 103 settore pubblico62416 mesi
Opzione donna dipendenti60 (59 anni con 1 figlio, 58 con almeno due figli o licenziate o dipendenti di aziende in crisi)3512 mesi
Opzione donna autonome60 (59 anni con 1 figlio, 58  con almeno due figli o licenziate o dipendenti di aziende in crisi)  3518 mesi
Lavoratori precoci/413 mesi
Lavori usuranti – quota minima 97,761 e 7 mesi35No
Lavori usuranti – quota minima 100,664 e 7 mesi35No

Scivoli

SCIVOLIETA’ANNI CONTRIBUTIVIFINESTRA
Ape sociale6330/32/36 (fino a 2 anni in meno per le madri)No
Isopensione verso vecchiaia6020No
Isopensione verso anticipata donne/34  e 10 mesi3 mesi
Isopensione verso anticipata uomini/35  e 10 mesi3 mesi
RITA62 (57 in caso di disoccupazione oltre i 24 mesi)20No
Contratto di espansione verso vecchiaia6220No
Contratto di espansione verso anticipata donne/36 e 10 mesi3 mesi
Contratto di espansione verso anticipata Uomini737  e 10 mesi3 mesi
APE verso vecchiaia6220No
APE verso anticipata donne/36 e 10 mesi3 mesi
APE verso anticipata uomini/37 e 10 mesi3 mesi

Speriamo che questo articolo possa esserti utile per orientarti sulle novità introdotte per il 2023.

Per qualsiasi informazione non esitare a contattarci!

A cura di Marianna Fabiano – Area prestazioni