Comparto Dinamico
Fondo Pegaso comunica che a decorrere dal 30/04/2024 il comparto Dinamico non è più attivo.
La gestione risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio, con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi, o è molto distante dal pensionamento.
La gestione delle risorse è rivolta per circa il 50% verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario, mentre la rimanente parte è investita in titoli di capitale. Inoltre una minima parte del comparto è investita in private equity e private debt.
Le dimensioni del comparto fanno sì che al momento le risorse siano affidate a due soggetti che hanno medesimo mandato ma utilizzano due differenti strategie per una maggiore diversificazione del rischio.
Il portafoglio prevede la presenza di investimenti utilizzando OICR per ottimizzare la gestione prendendo esposizione in asset class difficilmente investibili in linee dirette.
La gestione del rischio di investimento è effettuata in coerenza con l’assetto organizzativo del fondo, che prevede che la gestione delle risorse sia demandata a intermediari professionali e che il fondo svolga sugli stessi una funzione di controllo.
Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio.
I gestori effettuano il monitoraggio guardando a specifici indicatori quantitativi scelti sulla base delle caratteristiche dell’incarico loro conferito.
Il fondo svolge a sua volta una funzione di controllo della gestione anche attraverso appositi indicatori di rischio e verificando gli scostamenti tra i risultati realizzati rispetto agli obiettivi e ai parametri di riferimento previsti nei mandati.
• ANIMA SGR S.p.A. con sede in Milano, Corso Garibaldi, 99
• CANDRIAM EUROPE con sede in Bruxelles (Belgio), Kunstlaan 58-B
• FONDO ITALIANO D’INVESTIMENTO S.G.R. S.p.A. con sede legale in Milano, Via San Marco 21/A
Sostenibilità:
Il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.
Politica di gestione:
Le risorse sono investite in strumenti finanziari, anche derivati, di natura obbligazionaria (da un minimo del 20% ad un massimo del 71% del patrimonio del comparto) e di natura azionaria (da un minimo del 29% ad un massimo del 60% del patrimonio del comparto).
Strumenti finanziari:
Titoli di debito, che siano emessi da Stati appartenenti agli indici di riferimento, Organismi Internazionali, società residenti nell’area euro, nonché da emittenti residenti in altri paesi inclusi negli indici azionari di riferimento, negoziati nei mercati regolamentati di cui all’Appendice C, denominati in EURO e nelle altre valute consentite dai mandati (sono inclusi gli strumenti di debito derivanti da operazioni di cartolarizzazione e le obbligazioni convertibili in azioni); contratti “futures” su titoli di Stato e tassi di interesse dell’area EURO e sulle valute consentite dal mandato; strumenti di mercato monetario ed operazioni di pronti contro termine in euro, futures sulle valute consentite dal mandato. Azioni, quotate o quotande, su mercati regolamentati, regolarmente funzionanti, di cui all’Appendice C e denominate nelle valute consentite dai mandati; contratti “futures”, opzioni call e put su indici azionari dei mercati di cui all’Appendice C; OICVM, ETF e fondi comuni rientranti nell’ambito di applicazione della Direttiva 2009/65 CE e successive modificazioni.
Categorie di emittenti e settori industriali:
Obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating elevato: il rating minimo è pari a quello previsto dall’indice di riferimento per gli emittenti inclusi in esso e per tutti gli altri è pari a all’investment grade, con una quota non superiore al 15% del patrimonio del comparto non inferiore a Ba3 di Moody’s (o rating equivalente di S&P’s) di cui non più del 5% può raggiungere un rating non inferiore a B3 di Moody’s (o rating equivalente di S&P’s). Tale criterio non si applica alle emissioni del debito pubblico dello Stato Italiano. I titoli di natura azionaria riguardano prevalentemente le imprese a maggiore capitalizzazione comprese nel benchmark, senza riferimento ad alcun settore specifico.
Aree geografiche di investimento:
Obbligazioni – emittenti globali delle aree dei Developed Markets e le relative valute con, un focus sull’area Euro e con eccezione di emittenti dell’area degli Emerging markets nel limite massimo del 3,5%; azioni – principalmente dei paesi cd. Developed Markets, con eccezione di investimenti nei paesi cd. Emerging Markets nel limite massimo del 6%; azioni dei paesi appartenenti agli indici di riferimento.
Rischio cambio:
Il patrimonio investito in valute diverse dall’Euro non può superare il 29%. Gli investimenti in valute diverse dall’Euro sono consentiti sulle valute dei paesi appartenenti agli indici azionari di riferimento. La gestione del rischio di cambio è ancorata all’esposizione degli indici di riferimento per i mandati passivi, mentre è affidata ai gestori attivi nei limiti di budget di rischio consentiti. Tale fattore rappresenta un elemento di diversificazione della gestione, in particolare rispetto ai rischi della componente governativa dell’area Euro.