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Quando si possono chiedere i soldi al Fondo prima della pensione?

6 Aprile 2023 / Novità

Aderendo al Fondo non solo hai la possibilità di avere i soldi al momento della pensione ma anche in situazioni di difficoltà che potrebbero presentarsi prima. 

Non devi necessariamente aspettare l’arrivo della pensione per richiedere al Fondo le somme versate: se devi far fronte ad eventi inattesi, infatti, finchè sei in costanza di rapporto di lavoro hai la possibilità di richiedere un “anticipo” sulle somme maturate. 

In caso di cessazione dell’attività lavorativa, puoi inoltre riscattare interamente o parzialmente le somme accumulate. 

Ecco maggiori dettagli.

Anticipazioni: quando e come richiederle 

Le motivazioni per le quali ogni iscritto a Pegaso può richiedere un anticipo delle somme versate sono:

  • spese sanitarie per terapie e interventi straordinari per sé, per i figli o per il coniuge
  • acquisto della prima casa per sé o per i figli
  • ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli 
  • ulteriori esigenze dell’aderente 

Per avere diritto a un’anticipazione è necessario rispettare determinati requisiti, a seconda della motivazione per cui la stessa si richiede. 

A quanto può ammontare l’importo dell’anticipazione? 

TIPOLOGIAQUANDOIMPORTO
Spese sanitarieSempreFino al 75%
Acquisto ed interventi di ristrutturazione della prima casa Dopo 8 anniFino al 75%
Ulteriori esigenze dell’iscrittoDopo 8 anniFino al 30%

Puoi richiedere l’anticipazione al Fondo anche più di una volta a patto che l’ammontare complessivo non superi il 75% della tua posizione individuale. 

Riscatto totale della posizione individuale: come funziona 

La seconda misura per richiedere al Fondo i soldi accantonati consiste nel riscatto totale della posizione individuale. 

Tale prestazione è consentita solo in caso di cessazione dell’attività lavorativa.

Quindi potrai richiedere tutti i tuoi soldi quando termini il rapporto di lavoro per:

  • motivazioni volontarie: dimissioni, licenziamento, promozione a dirigente, variazione del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL)
  • motivazioni involontarie: fallimento datore di lavoro, dissesto finanziario, pensionamento prima dei 5 anni di iscrizione
  • invalidità
  • mobilità
  • esodo incentivato
  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria

Per quanto riguarda le motivazioni volontarie e involontarie, è possibile il riscatto immediato nella misura del 100% ma la tassazione è meno favorevole, con un’aliquota di imposta almeno del 23%. 

In caso di inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi o invalidità permanente e decesso è, invece, applicata una tassazione agevolata con una ritenuta a titolo di imposta del 15% che può scendere fino al 9% (sulle somme versate dopo il 2007).

Riscatto parziale della posizione individuale: come funziona

In caso di cessazione del rapporto di lavoro puoi inoltre richiedere un riscatto parziale della posizione:

  • al 50%, 75% e 95% per motivazioni volontarie e involontarie 
  • al 50% se la disoccupazione si protrae per più di 12 mesi, nonché in caso di  cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, mobilità o esodo. Su questa tipologia di riscatto hai anche delle agevolazioni fiscali

Per valutare tutte le opzioni che hai a disposizione sia in costanza che alla cessazione del rapporto di lavoro, contattaci!