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2021: crescono gli iscritti ai fondi pensione

11 Febbraio 2022 / Novità

La Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) nei giorni scorsi ha pubblicato il consueto monitoraggio dei principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia. Vediamo gli aspetti più interessanti.

Le adesioni: quasi 9 milioni i lavoratori iscritti

Alla fine del 2021 gli iscritti a forme pensionistiche complementari sono pari a circa 8,8 milioni di individui. Le posizioni in essere sono 9,745 milioni, in crescita di 403.000 unità (+4,3 per cento) rispetto al 2020.

Gli iscritti ai fondi negoziali registrano un incremento di 196.000 posizioni (+6%), per un totale a fine anno di 3,457 milioni aderenti.

Le risorse: superata quota 210 miliardi di euro

Le risorse destinate alle prestazioni sono pari a 212,6 miliardi di euro, circa 14,7 miliardi in più rispetto alla fine del 2020.

Nel corso del 2021 i contributi incassati da fondi negoziali, fondi aperti e PIP nuovi sono stati pari a 13,3 miliardi di euro, in crescita di circa 890 milioni di euro (+7,2%) rispetto alla raccolta registrata nel 2020.

Nei fondi negoziali, l’attivo netto è di 65,3 miliardi di euro, l’8,2 per cento in più.

I rendimenti superano il TFR

Nel 2021 i risultati delle forme complementari sono stati in media positivi, e più elevati per le linee di investimento caratterizzate da una maggiore esposizione azionaria.

Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, nei dieci anni da inizio 2012 a fine 2021 il rendimento medio annuo composto (che non tengono conto dell’extra rendimento legato al contributo a carico azienda che viene versato solo in favore degli iscritti ai fondi negoziali) si è attestato al 4,1% per i fondi negoziali, al 4,6% per i fondi aperti e al 5% nei PIP di ramo III (dove probabilmente l’esposizione azionaria media è più alta rispetto alle altre categorie).

Nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari all’1,9 per cento annuo.

Ora tocca a te

La previdenza complementare sta diventando una realtà sempre più consolidata tra i lavoratori che cercano maggiore serenità e flessibilità per il loro futuro, non solo previdenziale.

Se non l’hai ancora fatto e lavori per un’impresa di servizi di pubblica utilità, è il momento di informarti. Scrivici.