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Sostenibilità e fondi pensione: Affari&Finanza analizza l’indagine di DWS sottolineando la situazione in Italia

5 Luglio 2021 / Novità

In un articolo pubblicato qualche giorno fa Affari&Finanza, l’approfondimento finanziario de La Repubblica, ha messo in evidenza come i fattori Esg stiano diventando sempre più importanti nel processo decisionale di investimento dei fondi pensione.

Uno degli effetti della pandemia è stato proprio quello di mettere in luce l’importanza del lato “sociale” delle scelte di aziende e governi, comprese e  quelle di investimento. 

Tre sono infatti gli aspetti valutati nell’approccio Esg:

  • il rispetto dell’ambiente;
  • l’impatto sociale;
  • le modalità di governo aziendale

L’indagine a livello mondiale promossa dall’asset manager tedesco DWS sottolinea in particolare come la “S” dei fattori Esg stia diventando sempre più importante. 

Vediamo i dati nel dettaglio

Su un campione di operatori di 17 paesi, il 66% dei fondi pensione intervistati ha dichiarato la volontà, nei prossimi tre anni, di aumentare la propria allocazione ai fondi passivi coinvolti sul pilastro sociale. Il 67% invece sceglierà il proprio gestore in base al track record nella realizzazione dell’agenda sociale dei propri clienti. 

Ma come si valuta il fattore sociale di un investimento?

Come conferma l’indagine, è abbastanza semplice misurare le emissioni CO2, mentre non lo è affatto misurare l’impatto sociale dei comportamenti delle aziende. Mancano infatti definizioni coerenti, una metodologia standardizzata e dati affidabili relativi al pilastro sociale. 

Stabilire se un flusso di ricavi fornisce realmente un beneficio sociale rimane complicato soprattutto perché gli indicatori del fattore “S” misura le procedure aziendali e non i loro risultati. 

La situazione in Italia 

Riguardo alle scelte di investimenti sostenibili dei fondi pensione italiani, Affari&Finanza cita l’indagine sulle strategie di sostenibilità e integrazione dei criteri Esg condotta dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

Il sondaggio ha coinvolto: 19 fondi pensione negoziali, 16 fondi pensione preesistenti e 14 casse di previdenza. 

È emerso che il 53% dei fondi negoziali adotta già una politica Esg e chi al momento non l’adotta ha in programma di farlo nel prossimo futuro. Questo sottolinea la volontà di fornire un contributo allo sviluppo sostenibile, ambientale e sociale.

In particolare, per quanto riguarda le strategie adottate, risulta in sensibile calo l’approccio basato sulle esclusioni e sulle best in class, mentre risultano in aumento le strategie di engagement.

Molto diverse risultano invece le scelte dei fondi pensione preesistenti e delle casse di previdenza: tra i primi è in costante crescita l’adozione di politiche di investimento sostenibili, mentre la maggior parte delle casse non ne ha adottata alcuna. 

 

 

In Pegaso è presente in modo chiaro la volontà di rendere l’investimento sempre più “responsabile”, grazie all’integrazione di tematiche ESG che tengono in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.

Proprio di questo parleremo durante il prossimo Pegaso Talk, l’incontro online in programma giovedì 8 luglio dalle 16 alle 18.30. Per iscriversi basta cliccare qui https://fondopegaso.it/evento-pegasotalks/