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Versamenti volontari al fondo pensione: un approfondimento

20 Giugno 2023 / Guida

Iscrivere se stessi o i propri familiari a carico al Fondo Pegaso è un passo molto importante nella creazione della propria pensione integrativa. Oltre ai versamenti previsti dal CCNL di riferimento (che ricordiamo prevedono il TFR, i contributi individuali mensili e quelli aggiuntivi a carico del datore di lavoro), è possibile destinare alla propria posizione nel Fondo somme aggiuntive versate autonomamente.

Abbiamo già dedicato un articolo a una delle forme di versamento “extra”: quella una tantum, effettuabile con trattenuta in busta paga da parte dell’azienda e soltanto nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. Oggi daremo invece spazio ai contributi volontari, spiegando di cosa si tratta, quali sono i vantaggi e come fare per versare somme aggiuntive alla propria posizione in Fondo Pegaso.

Se sei ancora in azienda, comunque, valuta il versamento una tantum e la variazione dell’aliquota, non sarà necessario fare alcuna dichiarazione fiscale l’anno successivo e potrai sfruttare sin da subito il vantaggio legato dalla deducibilità dei contributi.

Cos’è la contribuzione volontaria al Fondo pensione

La contribuzione volontaria al Fondo pensione consiste nella possibilità di versare somme aggiuntive da destinare alla propria previdenza complementare, integrando quando accantonato con il TFR e con i contributi rispettivamente a carico del datore di lavoro e del lavoratore.

In parole semplici si tratta del versamento di una somma aggiuntiva al Fondo (a mezzo di bonifico e in qualunque momento), slegata da quelle viste in precedenza. Una volta ricevuto l’ammontare, il Fondo provvederà ad accreditarlo sulla posizione dell’iscritto e a gestirlo finanziariamente secondo l’opzione di investimento scelta.

Perché conviene versare contributi volontari

Tra i vantaggi dei versamenti volontari vi è innanzitutto la possibilità di accrescere l’ammontare della propria posizione personale e, di conseguenza, di aumentare quanto verrà corrisposto al momento opportuno. In questo caso il fattore tempo è un grande alleato: prima si versano somme extra, più rapidamente si raggiungeranno obiettivi personali di accantonamento, consentendo così di mantenere il tenore di vita desiderato al momento della pensione. In più, se la posizione è stata aperta per conto di familiari fiscalmente a carico, questi si ritroveranno con una somma accantonata di tutto rispetto.

Va ricordata, infine, la deducibilità fiscale dei versamenti volontari. Questi contributi, assieme a eventuali somme versate una tantum con trattenuta in busta paga, alla cifra versata dal datore di lavoro e a quella corrisposta dal dipendente, possono essere dedotti fino al raggiungimento della soglia di € 5.164,57.

La deduzione porta con sé un vantaggio fiscale importante, poiché riduce l’ammontare del reddito imponibile e, di conseguenza, diminuisce le tasse da pagare. Vogliamo però condividere alcune considerazioni:

  1. considerando la tassazione applicata sia in fase di accumulo che di erogazione, il quadro della fiscalità dei versamenti al fondo pensione è estremamente vantaggioso. Al momento del pensionamento, infatti, i versamenti effettuati al fondo verranno sottoposti ad un’imposta al massimo del 15% che può scendere, a seconda degli anni di anzianità, fino al 9%. A fronte quindi di uno “sconto fiscale” in fase di accumulo, la tassazione finale è notevolmente più contenuta e più vantaggiosa anche dell’ipotesi “TFR in azienda. 
  2. la contribuzione volontaria può essere utilizzata da chi non ha raggiunto la soglia di € 5.164,57 per sfruttare al massimo il beneficio fiscale collegato. Tuttavia, può capitare che si superi tale soglia: in questo caso, è importante comunicare a Fondo Pegaso la cifra in eccesso entro il 31 dicembre: in questo modo si potrà evitare che, in fase di erogazione della prestazione, la parte in eccedenza sia sia nuovamente soggetta a tassazione (per maggiori informazioni segui questo link);
  3. tutti i versamenti volontari si possono dedurre soltanto presentando la relativa certificazione di versamento che, nel caso di Fondo Pegaso, viene inviata entro il 31 marzo dell’anno successivo al versamento stesso.

Come effettuare versamenti volontari al Fondo Pensione Pegaso

Ricordiamo innanzitutto che il contributo volontario può essere versato in qualsiasi momento, anche da chi ha cessato il rapporto di lavoro. Per effettuare un versamento aggiuntivo, è sufficiente:

  1. compilare il modulo disponibile a questo link, comunicando esplicitamente se procedere con un unico versamento o se effettuarne uno ricorrente con importo fisso;
  2. procedere con il bonifico bancario a Fondo Pegaso, utilizzando i riferimenti (IBAN e causale) indicati nella sezione “NOTE” del modulo;
  3. inviare al Fondo il modulo compilato e la copia del bonifico.

Nel caso in cui il versamento volontario dovesse essere fatto verso la posizione aperta per conto di un familiare fiscalmente a carico sarà necessario utilizzare questo modulo (diverso dal precedente) e, per effettuare il bonifico, si dovranno seguire le indicazioni presenti all’interno del modulo stesso. Infine, sarà sufficiente inviare a Fondo Pegaso il modulo compilato e una copia del bonifico.Per conoscere tutti i tipi di versamento extra a Fondo Pegaso visita la pagina “Versare di più”.